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“D’ in su la vetta della torre…..normanna”: Roccaromana -Roccaromana





Teatro di antichissime lotte che affondano le radici nelle ambizioni territoriali di Sanniti e Romani, il vetusto borgo di Roccaromana, incastonato nella cornice naturalistica del Montemaggiore, ospita sulla sua vetta una splendida torre di origine normanna di cui le prime notizie risalgono, in base ai documenti storici, al 1101.
Raggiungibile a piedi percorrendo una lunga stradina che offre al visitatore, il più delle volte nelle inedite vesti di escursionista, la possibilità di fruire dei colori e degli odori della natura circostante, la torre si erge, in tutta la sua imponenza, circondata da due cinte murarie.
Quasi come fosse una sorta di guardia posta a custodia della quiete della natura circostante, la torre, con chiesa annessa, rappresentava sia dal punto di vista storico che architettonico,  l’elemento più caratteristico del complesso archeologico e la condicio sine qua non dell’esigenza difensiva di antiche popolazioni come quella normanna.
La torre che rimane oggi, costruita in pietra, di forma circolare e priva della merlatura, è dotata di accesso attraverso cui è possibile raggiungere la parte inferiore della torre e fare un giro circondariale di essa tramite una sorta di corridoio esterno delimitato da ringhiera.
La cappella della chiesa adiacente la torre è dedicata alla Beata Vergine con annessa l’abitazione dell’eremita ai tempi in cui esso era proprietà dei Duchi di Roccaromana, tra cui compare il nome di un certo Guismondo di Roccaromana, attivo nel periodo svevo.
Tra conquiste e dominazioni, tra barbarie e fermenti di rinascita, esso ha resistito sia alla furia dei popoli che degli agenti atmosferici, per rinascere ufficialmente nel maggio 2016, giorno dell’inaugurazione del sito archeologico dopo i lavori di restauro che hanno donato al visitatore la magia di ritrovarsi, dopo un lungo cammino, ai “piedi” della storia.



Dott.ssa Valeria Nerone





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