Adagiato sul versante settentrionale dei Monti Trebulani e a pochi chilometri da altri borghi quali Pietramelara, Pietravairano e Rocchetta e Croce, l’antico borgo di Riardo è noto sia per l’effervescenza delle sue acque da cui, probabilmente, deriva il toponimo stesso di Riardus che allude al verbo ardere, sensazione attribuita dai Romani alla loro “frizzantezza”, sia perché segnato dal passaggio di celebri personaggi storici come Annibale, il quale, secondo alcune ipotesi, pare che avesse gettato del sale su questo borgo, un tempo villaggio, da lui chiamato poi Riardus. Il carattere vetusto del borgo si evince, dunque, sia dalla sua storia che affonda le radici nella civiltà romana e poi longobarda, sia attraverso la struttura semplice e arcaica delle abitazioni arroccate attorno al castello medievale che rappresenta il fulcro intorno al quale gravita l’intero centro abitato e che, collocato al centro di esso, sembra quasi “sorvegliarne” il fascino e la bellezza. Una bellezza, quella del borgo di Riardo, dovuta al fatto che qui meglio si esplica il connubio di architettura e natura , in quanto dal castello, uno dei più integri e meglio conservati dell’alto casertano, è possibile osservare tutti gli spettacoli della natura, soprattutto durante le ore del tramonto, dove dal gran finestrone arcuato lo sguardo del visitatore può spaziare su “interminati spazi e silenzi sovrumani”. L’avventura al borgo, dunque, necessità di tappe fondamentali quali:
• Il Castello medievale
• Santuario della Madonna della Stella
Per assaporare i gusti riardesi si consigliano:
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Non mancano spettacoli, manifestazioni e sagre che spesso si svolgono nella straordinaria cornice offerta dallo spazio antistante il castello quali:
• Sagra al borgo
• Borghi Incantati Riardo Choir Festival
• Giornate FAI di Primavera